Descrizione
24.08.2016 ore 3.36 fine di un mondo. La scossa di terremoto che ha distrutto il comune di Arquata del Tronto, radendo al suolo la frazione di Pescara, ha portato via con sé decine di vite e l’illusione che si potesse vivere fuori dal tempo. In quel lembo di universo sembrava possibile, ma è andata diversamente. Ora che l’estate è finita per sempre bisogna fare i conti con la realtà: la spensieratezza è perduta. La memoria invece resiste, ma è diventata malinconia. In questo breve romanzo alcuni luoghi di Pescara del Tronto, Pdt, rivivono per qualche pagina, a tratti assieme a quelli di altri centri del comune.
La protagonista è Alexandra, sorella coraggiosa dell’autore, che dopo 9 ore di resistenza sotterranea è riemersa dalle macerie del terremoto del 2016 avvenuto a Pescara del Tronto e dopo qualche centinaio di flebo è uscita anche dall’ospedale. Accanto a lei orbitano le persone che non ce l’hanno fatta, e le macerie su cui bisognava camminare, con le scarpe sbagliate, dall’ingresso del paese fino a quello che restava della casa di famiglia.
L’autore Marcello Filotei racconta la tragedia del terremoto nel quale perse i genitori, in modo particolare, emozionate e inaspettatamente ironico.
Sulla sua opera scrive: «Lo scopo che mi propongo in queste pagine è quello di fare memoria di un mondo che non c’è più o, meglio, che per me non potrà più esserci. Per farlo necessariamente ho dovuto guardare le cose dal mio punto di vista, in qualche modo ‘tradendo’ tutte le altre prospettive».